"...Il sacramento della Confessione è un dono che sgorga dal Cuore Misericordioso di Gesù e che tocca in profondità il cuore dell'uomo..."
(Tratto dal libro "La Confessione" di Padre Livio Fanzaga)
Preparazione alla confessione
"Lo sforzo del cuore di fare la fila davanti ad un confessionale, professandoti apertamente peccatore; l'atto di inginocchiarti e di presentare il male che hai fatto a un altro uomo, chiedendo a lui il perdono di Dio; tutto questo ti pone in una condizione esistenziale dove non vi è spazio per l'autoinganno".
(Tratto dal libro "La Confessione" di Padre Livio Fanzaga)
PENTIMENTO
Per una buona confessione il pentimento è una condizione essenziale. Esso non è altro che il sincero dispiacere per esserci distrutti con il peccato e per aver annullato con esso i doni della Grazia, non impegnandoci a crescere nel'amore. Nel pentimento è assolutamente inclusa la decisione di evitare i posti e le occassioni dove è più facile cadere. E la confessione regolare (1 volta al mese) ha lo scopo di buona medicina e forma di protezione.
IL PECCATO
Quando l'uomo si allontana da Dio,perde la capacità di vedere e non percepisce più con chiarezza la distinzione fra il bene e il male. È malato ma si crede sano. Per comprendere la gravità del peccato dobbiamo guardarlo con gli occhi di Gesù. Gesù rivela il male che gli uomini non sono in grado di vedere. Non lo fa per spaventarli, ma per guarirli. La confessione è il miracolo dell'Amore Misericordioso che si rinnova ogni volta. Lì, la grazia compie quella guarigione che nessuna medicina umana potrà mai ottenere. Mettersi in ginocchio dinanzi a un suo rappresentante sulla terra è quanto Gesù ci chiede per donarci la guarigione.
UMILTA' DEL CUORE
Pensi che le cose sarebbero più semplici se potessimo confessarci da soli mettendoci direttamente in contatto con Dio? Non dubito che sia utile anzi necessario, esercitarsi nello spirito di penitenza chiedendo a Dio, anche più volte al giorno, specie prima di addormentarsi, il perdono dei propri peccati. Ma è quando ti metti in ginocchio davanti al sacerdote che la tua umiltà viene provata e trovata autentica. Gesù ha trovato un modo molto semplice per spezzare alla radice il nostro orgoglio, che è la causa della perdizione di molte anime. Si tratta della pratica del sacramento della confessione.
I SETTE PASSI SULLA VIA DELLA PACE
La Confessione è un cammino da percorrere in sette passi successivi.
1. La preghiera. Prima di incominciare il tuo esame di coscienza, raccogliti in preghiera e chiedi a Dio la luce necessaria. Infatti, è la Grazia che ci aiuta a vedere i peccati, anche i più riposti, e ad evitare le forme di autoinganno e di autogiustificazione.
2. L'esame di coscienza. L'esame di coscienza "è una diligente ricerca dei peccati che si sono commessi, dopo l'ultima confessione ben fatta" (Catechismo di S. Pio X). Nell'esame di coscienza " devi richiamare alla memoria, tutti i peccati commessi, non mai confessati, in pensieri, parole, azioni e omissioni, contro i comandamenti di Dio e della Chiesa e gli obblighi del proprio stato" (Catechismo di S. Pio X).
3. Il dolore. Se prenderai consapevolezza dei tuoi peccati davanti al Crocifisso, non ti sarà difficile provare un profondo dolore, per averlo offeso e gli chiederai di cuore perdono. La qualità spirituale di una confessione dipende in modo rilevante dal dolore dei peccati e dal conseguente proposito di non peccare più. La tradizione spirituale distingue fra un dolore perfetto o contrizione e uno imperfetto o attrizione. Il primo ha effetti mirabili, perchè ottiene immediatamente il perdono dei peccati, anche mortali, sia pure in vista della confessione. Il secondo non ha questo potere, ma è sufficiente perchè l'assoluzione sacerdotale sia efficace. Il dolore perfetto è quando proviene dall'amore di Dio amato sopra ogni cosa. Il dolore imperfetto è quando nasce dalla considerazione della bruttura del peccato o dal timore della dannazione eterna e delle altre pene.
4. Proposito. È la fermezza del proponimento che fa progredire nel cammino spirituale. Se la confessione si conclude con proposito concreto, diventa uno strumento efficace nel cammino di santità.
5. L'accusa. L'accusa dei propri peccati deve essere umile, senza alterigia e senza scuse; deve essere sincera, cioè dichiarare i peccati quali sono, senza scusarli, sminuirli o accrescerli; deve essere prudente, usando termini improntati a modestia e riservatezza, evitando di rivelare i peccati degli altri; deve essere breve, astenendosi dal dire al confessore cose inutili. "Colui che per vergogna o per qualche altro motivo tace colpevolmente qualche peccato mortale in confessione, profana il sacramento e perciò si fa reo di un gravissimo sacrilegio" ( Catechismo di S. Pio X). Deve perciò esporre al confessore il peccato taciuto e rifare la confessione dall'ultima ben fatta.
6. L'assoluzione. Quando ci sono le disposizioni richieste dalla dignità del sacramento, il confessore impartisce l'assoluzione in nome di Gesù. Tuttavia, quando esse mancano, può differirla o negarla. Ma ciò non deve indurre allo scoraggiamento o al risentimento. Piuttosto il penitente deve considerare umilmente la sua situazione spirituale e mettersi quanto prima nella condizione di poterla ricevere.
7. La penitenza. L'assoluzione toglie il peccato ma non porta rimedi a tutti i disordini che il peccato ha causato. Risollevato dal peccato, il peccatore deve recuperare la salute spirituale. "La penitenza sacramentale è uno degli atti del penitente, col quale egli dà un qualche risarcimento alla giustizia di Dio per i peccati commessi, eseguendo quelle opere che il confessore gli impone... La penitenza viene data perchè l'ordinario, dopo l'assoluzione sacramentale che rimette la colpa e la pena eterna, resta una pena temporale da scontrarsi in questo mondo o nel purgatorio. Le opere di penitenza si possono ridurre a tre specie: alla preghiera, al digiuno, alla elemosina" (Catechismo di S. Pio X).
Conclusione
Al termine di questi sette passi, abbiamo ottenuto il perdono di Dio e la sua rinnovata amicizia, la grazia santificante, la pace della coscienza, la speranza della vita eterna e una grazia speciale nel combattimento spirituale. Da morti che eravamo siamo ritornati in vita. Dio ci chiede solo un pò di buona volontà per donarci le sue inesauribili ricchezze.
CONFESSIONE
Qualcuno avverte l'atto di confessarsi come peso e si sente a disagio nello svelare i segreti della propria anima, specialmente i lati più oscuri che vorrebbe nascondere persino a se stesso. Nella confessione noi diamo a Gesù il nostro male ed Egli ci dà il suo bene, cioè il suo amore e il suo perdono guariscono e fortificano. L'uomo e il peccatore sono due cose distinte: l'uomo è opera di Dio, il peccatore è opera tua. Siamo sempre preoccupati per le minime variazioni della salute fisica, ma siamo indifferenti per lo stato della nostra anima.
IL CONFESSORE
Il sacerdote confessore è uno strumento attraverso il quale opera Gesù in persona. Quando pronuncia le parole "Io ti Assolvo" è Gesù che parla. Questa identificazione di Gesù col sacerdote è l'effetto stupefacente del Sacramento dell'ordine. Senza questo sguardo della fede la confessione perde la sua dimensione soprannaturale e lasciata scadere a semplice rapporto umano, entra inevitabilmente in crisi. Essendo ogni peccato un'offesa fatta a Dio, ne consegue che solo Dio può perdonarlo. Gesù ci attribuisce questo potere divino e lo conferisce agli uomini. "Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi" (Giovanni 20,22-23). Lo sguardo della fede non deve mai mancare, anche quando il ministro non appaia all'altezza della situazione. L'assoluzione data da un sacerdote in peccato mortale ha la stessa efficacia di quella data da un sacerdote in odore di santità. Mediante il sacerdote confessore Dio ci mantiene sul terreno dell'umiltà, perchè confessare i peccati a un uomo è più difficile che confessarli a Dio.
GLI EFFETTI DELLA CONFESSIONE
In un tempo in cui questo sacramento sembra attraversare una certa crisi, sarebbe necessario tenere presenti gli effetti mirabili di una buona confessione:
● ci rimette i peccati commessi e ci dà la grazia di Dio;
● ci restituisce la pace e la quiete della coscienza;
● ci riapre le porte del paradiso e cambia la pena eterna dell'inferno in pena temporale;
● ci preserva dalle ricadute e ci rende capaci del tesoro delle indulgenze (Catechismo di S. Pio X).
Esame di Coscienza
Preghiere
SEQUENZA
"Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce."
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni luce dei cuori.
"Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo."
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
"O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli."
Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
"Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina."
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
"Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano I tuoi santi doni."
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna, Amen.
"Manda il tuo Santo Spirito e sarà una nuova creazione."
E rinnoverai
la faccia della terra.
ATTO DI DOLORE
"Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perchè peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perchè ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami."
CONFITEOR
"O Gesù, d'amore acceso non t'avessi mai offeso! O mio caro e buon Gesù, con la tua santa grazia non ti voglio offendere più, né mai più disgustarti, perchè ti amo sopra ogni cosa. Gesù mio, misericordia, perdonami!"