Fate in modo che sia una vera festa, il matrimonio è una festa, una festa cristiana, non una festa mondana! Il motivo più profondo della gioia di quel giorno ce lo indica il Vangelo di Giovanni: ricordate il miracolo delle nozze di Cana? A un certo punto il vino viene a mancare e la festa sembra rovinata. Immaginatevi finire la festa bevendo tè … senza vino non c’è festa! Su suggerimento di Maria, in quel momento Gesù si rivela per la prima volta e dà un segno: trasforma l’acqua in vino e, così facendo, salva la festa di nozze. Quanto accaduto a Cana duemila anni fa, capita in realtà in ogni festa nuziale: ciò che renderà pieno e profondamente vero il vostro matrimonio sarà la presenza del Signore che si rivela e dona la sua grazia. È la sua presenza che offre il “vino buono”, è Lui il segreto della gioia piena, quella che scalda il cuore veramente. È la presenza di Gesù in quella festa. Che sia una bella festa, ma con Gesù, non con lo spirito del mondo. Si sente quando il Signore è lì.
Al tempo stesso, però, è bene che il vostro matrimonio sia sobrio e faccia risaltare ciò che è veramente importante. Alcuni sono più preoccupati dei segni esteriori, del banchetto, delle fotografie, dei vestiti e dei fiori… Sono cose importanti in una festa, ma solo se sono capaci di indicare il vero motivo della vostra gioia: la benedizione del Signore sul vostro amore. Fate in modo che, come il vino di Cana, i segni esteriori della vostra festa rivelino la presenza del Signore e ricordino a voi e a tutti l’origine e il motivo della vostra gioia di quel giorno. C’è qualcosa che tu hai detto e io voglio prenderlo al volo, non voglio lasciarla passare: il matrimonio è anche un lavoro di tutti i giorni, potrei dire un lavoro artigianale … perché il marito ha il compito di fare più donna la moglie e la moglie ha il compito di fare più uomo il marito. Crescere anche in umanità, come uomo e come donna. Ma questo si fa tra voi. Questo si chiama crescere insieme. Il Signore benedice, ma questo avviene con le vostre mani, con i vostri atteggiamenti, con il modo di vivere, il modo di amarvi. Fare in modo che l’altro cresca, lavorare per questo. Penso a te, un giorno andrai per la strada del tuo paese e la gente dirà: “Ma guarda quella, che bella donna, forte – col marito che ha, si capisce” e anche a te, “guarda quello com’è – con la moglie che ha si capisce”. Bisogna arrivare a questo: farci crescere insieme, l’uno all’altro e i figli avranno questa eredità: di avere avuto un papà e una mamma che sono cresciuti insieme facendosi l’uno all’altro più uomo e più donna.