“Il suo cuore inquieto, proprio per lo Spirito Santo che lo spingeva ad avvicinarsi a Gesù e a seguirlo, era un cuore pieno, e lui non ha avuto il coraggio di svuotarlo. E ha fatto la scelta: i soldi. Il cuore pieno di soldi … Ma non era un ladro, un reo: no, no, no! Era un uomo buono: mai aveva rubato, mai! Mai truffato: erano soldi onesti. Ma il suo cuore era imprigionato lì, era legato ai soldi e non aveva la libertà di scegliere. I soldi hanno scelto per lui”.
“Dobbiamo pregare perché il cuore di questi giovani possa svuotarsi, svuotarsi di altri interessi, di altri amori, perché il cuore divenga libero. E questa è la preghiera per le vocazioni: ‘Signore, mandaci, mandaci suore, mandaci preti, difendili dall’idolatria, dall’idolatria della vanità, dall’idolatria della superbia, dall’idolatria del potere, dall’idolatria del denaro’. E la nostra preghiera è per preparare questi cuori per poter seguire da vicino Gesù”.
“E’ la preghiera: ‘Aiuta, Signore, questi giovani, perché siano liberi e non siano schiavi, perché abbiano il cuore soltanto per te’, e così la chiamata del Signore può venire, può dare frutto. E questa è la preghiera per le vocazioni. Dobbiamo farne tanta: pregare. Ma, sempre stare attenti: le vocazioni ci sono. Dobbiamo aiutare affinché crescano, affinché il Signore possa entrare in quei cuori e dare questa gioia indicibile e gloriosa che ha ogni persona che segue da vicino Gesù”.